La Costa dei Trabocchi
La Costa dei Trabocchi è il tratto
di litorale della provincia di Chieti, in Abruzzo. I trabocchi sono antiche
macchine da pesca su palafitta tipiche dei paesi sul mare di questa zona. La costa dei Trabocchi corrisponde
al litorale Adriatico della provincia di Chieti caratterizzato dalla presenza
del trabocco, una vecchia
macchina da pesca su palafitta. La costa si snoda lungo Strada statale 16
Adriatica, da Francavilla al Mare fino a San Salvo, passando per Ortona,
Fossacesia, San Vito Chietino e Vasto.
I
Trabocchi abruzzesi sono strane creature protese verso il mare, i trabocchi
sono testimoni di un’antica civiltà legata alla pesca e al mare. Queste
piattaforme assicuravano alla gente di mare stabilità in quanto vi si poteva
pescare senza allontanarsi dalla costa. Descritti, dipinti, fotografati i
trabocchi sono stati celebrati da molti artisti con suggestivo lirismo.
Il
trabocco o travocco è un'imponente costruzione realizzata in legno di pino
d'Aleppo tipico delle zone del medio Adriatico, modellabile, resistente alla
salsedine ed elastico che deve resistere alle forti raffiche di maestrale che
battono l’Adriatico. Consta di una piattaforma protesa sul mare ancorata alla
roccia da grossi tronchi dalla quale si allungano, sospesi a qualche metro
dall'acqua, due o più lunghi bracci, detti antenne, che sostengono un'enorme
rete a maglie strette: la “bilancia”. Nessuno
può stabilire con esattezza l’epoca in cui sono stati “poggiati” sul mare. La
loro origine si perde nella notte dei tempi. Si può solo supporre che la loro
invenzione sia stata originata dalla paura che l’uomo provava, una volta,
nell’avventurarsi, per la pesca, in mare aperto: era più comodo e più sicuro,
“pescare da fermo”, da una piattaforma stabile, collegata alla terra ferma da
una passerella in legno.
Il Trabocco
del Turchino, a San Vito Chietino in Abruzzo
I trabocchi
furono inventati nel XVIII secolo da famiglie ebree di
pescatori, sulla costa di San Vito. Il trabocco più antico è infatti quello di
Punta Turchino, descritto anche da D'Annunzio in uno dei suoi più celebri
romanzi. Il trionfo della morte e
ricostruito nel 2016 in seguito alla distruzione avvenuta due anni prima a
causa di una violenta mareggiata. Successive costruzioni si ebbero anche in
Puglia (Vieste e Peschici).
Oggi i trabocchi sono stati ricostruiti ed ampliati rispetto ai precedenti
originali, ma non sono più funzionali al loro scopo precipuo, ovvero quello
della pesca.
Diversamente
non potrebbe essere, anche perché, nonostante gli importanti interventi di
raccolta delle aste fognarie effettuati dai comuni del bacino imbrifero fin
dagli anni sessanta, il funzionamento non sempre a pieno regime degli impianti
di depurazione che sussiste ancor oggi ha permesso in varie occasioni
l'accumulo di una certa quantità di agenti inquinanti nel torrente Feltrino che
sfocia nei pressi del molo, rendendo non sempre commestibile l'eventuale
ittiofauna pescata.
Alcuni
trabocchi sono stati ristrutturati e trasformati in caratteristici ristoranti
sul mare, dove gustare deliziosi piatti con il pescato dell’Adriatico.
Commenti
Posta un commento